SCHEDA TECNICA

LE NOSTRE BOTANICALS

Ginepro

Miele artigianale toscano

Cantucci artigianali toscani gluten free

Mandorle

Vaniglia

Uva sultanina

Scorza di arancia

Albicocca secca

Fiori di zagara

Vinsanto

Acqua di mare

IL PROCESSO DI PRODUZIONE

 

“Ginsanto e cantucci” è un gin realizzato a partire da una singola macerazione a freddo di tutti gli ingredienti ad eccezione del vinsanto e dell’acqua di mare.

Partiamo da una base di alcol di grano italiano purissimo a 96%vol., al quale viene ridotta la gradazione alcolica fino a 50%vol. aggiungendo acqua di sorgente. 

 A tale soluzione idroalcolica verranno unite le botaniche che, grazie al ridotto grado alcolico, potranno mantenere al massimo le loro proprietà organolettiche.Il nostro gin è un prodotto unfiltered, pertanto viene sottoposto soltanto a dei lenti processi di decantazione naturale.

Il prodotto viene portato alla gradazione finale di 40%vol. mediante l’aggiunta di acqua sorgiva e vin santo artigianale toscano in purezza. Quest’ultimo donerà al gin un sapore diverso in base all’annata di produzione, in questi primi lotti è stato utilizzato un vinsanto del 2010.

Infine l’aggiunta di una piccola parte di acqua di mare regala sapidità al prodotto, creando un bellissimo contrasto con le note dolci del miele e della vaniglia.
Questo gin è realizzato a mano nella maniera più naturale possibile, senza l’uso di alambicchi, macchinari, filtri, senza l’aggiunta di aromi artificiali e coloranti.

ORIGINE DEL PIATTO

LA STORIA DEI CANTUCCI CON IL VINSANTO

 

La storia e la tradizione dei cantucci e del vin santo, un binomio in grado di rilasciare immediatamente nel palato un sapore antico e dolce, si intrecciano con numerosi racconti, più vicini alle leggende che alla cronaca.

La nascita di prodotti culinari così caratteristici si perde sempre in un passato che alle volte è piuttosto vago, altre composto da storie che si escludono a vicenda o si intrecciano. Poi, come spesso accade in Toscana, quasi ogni città ha la sua versione. In ogni caso, se è difficile risalire a un’unica storia, di sicuro tornare alle origini dei cantucci, chiamati anche cantuccini, e del vin santo significa fare un piccolo viaggio nella cultura gastronomica italiana.

La storia del cantuccio trova il primo punto fermo, autorevole, nel dizionario dell’Accademia della Crusca nel 1691. Gli ingredienti base di questi biscotti dalla tradizionale forma allungata erano: il fior di farina – la farina più bianca e fine – lo zucchero e l’albume delle uova.

 La semplicità fatta dolce.Dal taglio peculiare del filone di impasto caldo, in diagonale a fette, deriva il nome cantuccio, riconducibile quindi a “canto”, angolo, o “cantellus”, pezzo di pane. 

Le mandorle inizialmente venivano utilizzate soltanto in alcune varianti di questi biscotti; dall’Ottocento invece entrano a far parte stabilmente degli ingredienti, divenendo anzi l’elemento caratteristico dei cantucci.

 Nel XIX° secolo Antonio Mattei, pasticciere di Prato, definisce la ricetta universalmente riconosciuta, con l’aggiunta di mandorle e pinoli.

 

ZIO CARLO

La storia del vin santo, invece è più contraddittoria e più romantica. Una versione radicata a Firenze fa risalire l’origine del nome a un’esclamazione di Giovanni Bessarione, metropolita greco, che durante il Concilio di Firenze del 1439, assaggiando un vin pretto disse: “Questo è il vino di Xantos!” Si riferiva a un vino passito greco, tuttavia i commensali compresero “Santo” e da allora il vin pretto locale divenne vin santo.

Il vin santo, dal sapore inconfondibile, viene prodotto con uve di Trebbiano toscano, Malvasia bianca, Passerina, Grechetto.

 

Più prosaicamente le origini del nome derivano dall’abitudine di effettuare la svinatura, l’estrazione del vino dal mosto dopo la fermentazione, durante la settimana santa, nel periodo pasquale.

Il vin santo, dal sapore inconfondibile, viene prodotto con uve di Trebbiano toscano, Malvasia bianca, Passerina, Grechetto.

I biscotti secchi più famosi della tradizione dolciaria toscana e il vin santo tipico dei dessert costituiscono così un’accoppiata classica, sia come degna conclusione di un pasto, anche nei migliori ristoranti, che come invitante degustazione.

Basti pensare che il cantuccio è il terzo biscotto più famoso al mondo, mentre il vin santo ha ormai un posto d’onore nella grande famiglia dei vini toscani e italiani.

SOSTENIBILITA'

Vogliamo creare prodotti sostenibili e inclusivi in grado di generare un impatto positivo e diffondere un nuovo concetto nel settore degli spirits.

LA QUALITA’ DELLE NOSTRE BOTANICHE FRESCHE

I nostri Gin vengono prodotti con materie prime fresche, selezionate responsabilmente rispettandone la stagionalità e il ciclo di vita naturale. Abbiamo scelto di utilizzare ingredienti locali e italiani che vengono sapientemente infusi con tecnica cold compound rispettando le proprietà organolettiche di tutte le materie prime. Inoltre abbiamo voluto creare Gin inclusivi ed accessibili a tutti, utilizzando all’interno delle nostre ricette ingredienti 100% gluten free.

L’IMPERFEZIONE CHE GENERA VALORE

I nostri prodotti introducono un nuovo paradigma del mondo degli spirits: le imperfezioni rendono speciali le nostre bottiglie, caratterizzate da un’estetica forte e da un impatto ambientale ridotto. Per questo motivo, abbiamo scelto di utilizzare bottiglie in vetro riciclato post consumo (PCR) fino al 100% e etichette 100% cotone, creando prodotti totalmente plastic free. Con l’obiettivo di ridurre gli sprechi, realizziamo produzioni in piccoli lotti, dove ogni bottiglia viene etichettata e numerata a mano,  in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica.

PACKAGING

Bottiglia: Estal bobber jr – con un contenuto di vetro riciclato variabile dal 60% all’80% 

Etichetta: Unilabel Cotton Extra White – 100% cotone

Tappi: tappo a corona + tappo in sughero